lo Studio, 1959-oggi

Lo studio ARCarchitettura nasce nel 1959,  voluto e diretto da Adelmo Rascaroli  per affrontare i temi e le sollecitazioni poste dalla ripresa industriale italiana nel secondo dopo guerra, e negli anni del boom economico.

In precedenza Adelmo Rascaroli aveva collaborato con il maestro Renzo Zavanella. Come voleva lo spirito della cultura progettuale di quegli anni, i progetti abbracciavano tutto l’arco di oggetti e funzioni, di esigenze abitative, produttive e sociali che venivano maturando a grande ritmo,   “dal cucchiaio alla città” – compresi gli arredi minimi, le case, i palazzi per uffici, le fabbriche;  persino i mezzi del grande trasporto ( tra i progetti di R.Zavanella disegnati da A.Rascaroli vi sono la  casa in Piazza S.Eustorgio a Milano, e gli interni della celebre automotrice ferroviaria Freccia Aurelia).

Oggi leggiamo in quella società, e nelle politiche industriali di quegli anni, anche il risvolto dei fenomeni del consumismo e del degrado ecologico e ambientale. Ma il fiore di quella cultura architettonica, e del suo atteggiamento positivista, cui partecipava lo studio ARCarchitettura, è dato da una solida – e per molti versi inarrivabile – stratificazione di competenze.
Speciali capacità che addensarono e svilupparono, in un’unica cultura tecnica e umanistica, la cognizione dei materiali propria del mondo rurale; la trasformata capacità esecutiva propria della nuova civiltà delle macchine e del mondo produttivo; l’introiezione e la rielaborazione di temi figurativi assoluti.

Adelmo Rascaroli vince negli anni Sessanta decine di premi in  rassegne  importanti (tra queste l’internazionale  “Selettiva del Mobile” di Cantù),  volte a coniugare l’attività dei designer con la realizzazione di prototipi, e a formare indirizzi per le nuove esigenze abitative. Nel 1995, la Triennale di Milano celebra quell’epoca ricca di innovazioni e di qualità con la mostra “45-63, un museo del disegno industriale in Italia”; nella sezione  votata a quella che i curatori chiamano “prospettiva archeologica”, vengono esposti 3 tavoli per gli ambienti ufficio: due sono esemplari progettati dai maestri Carlo Scarpa e Franco Albini; il terzo è progettato da Adelmo Rascaroli come scrittoio per il pubblico delle agenzie della Banca Popolare di Milano.

Luca Rascaroli aderisce al progetto del padre Adelmo  dagli anni Ottanta, in un contesto sociale rinnovato da nuovi temi e sollecitazioni,  diventando  titolare dello studio ARCarchitettura nel corso dei successivi anni Novanta. La produzione dello studio assume i portati della ricerca tecnica e culturale  che Luca Rascaroli matura presso il Politecnico di Milano, unitamente alla pratica dell’insegnamento: gli interrogativi e le soluzioni per la sostenibilità, le rinnovate modalità della dialettica tra edificazione storica e abitare moderno,  i nuovi luoghi per il lavoro, la cultura, il tempo libero; il nuovo pensiero e le nuove pratiche per la città (Ri-pensare l’urbanistica). Nuovi incarichi, con partecipazione e vincita di concorsi, aprono lo Studio alla collaborazione con gli Enti pubblici.

L’attività professionale dello studio ARCarchitettura, cosi come si può leggere nelle pagine di questo sito, si svolge oggi in diverse aree specialistiche, nella consapevolezza del generale processo di  specializzazione delle conoscenze.